editoriali

Da 7 mesi vivo in Norvegia e ancora fatico ad abituarmi a… lavorare meno e star meglio!

Ieri son stati 7 mesi che ci siamo trasferiti in Norvegia, sta finendo un anno che non è stato facile per nessuno.Perché ho fatto questa scelta?

Purtroppo l’anno scorso ho chiuso la mia attività, non è andata bene, varie cose non sono andate come desiderassi, succede. Non mi son mai perso d’animo nemmeno dopo una depressione, mi sono girato indietro le maniche e ho trovato lavoro stagionale, poi mi sono trasferito in altro posto pensando di aver trovato il mio lavoro, no, non sempre va come pensi, trovo subito in una macelleria in provincia di Bergamo, ci vado pure a vivere, ma non mi sento soddisfatto, anzi, mi sento sfruttato e per un certo senso anche offeso moralmente e professionalmente.

Poi un giorno la svolta, mia moglie stanca di vedermi insoddisfatto mi dice, guarda in internet, ci saranno proposte di lavoro.. io le rispondo, dai fallo te, cerca come Macellaio Norcino… ero al lavoro, mi arriva un messaggio, cercano un norcino in Norvegia ti può interessare?

La sera torno a casa, leggo l’inserzione e decido di rispondere, dopo vari colloqui via Skype decido di far visita in terra norvegese, mi piace, la proposta interessante, rientro e pochi giorni do risposta positiva, mi sarei trasferito a marzo, ma poi il Covid ha rinviato tutto fino al 27 maggio, giorno della mia partenza.

Cambiar vita e ripartire da zero in un paese totalmente diverso dal tuo non è di certo una vacanza per nessuno, varie le difficoltà, la prima la barriera linguistica, poi cambiare totalmente le tue abitudini, in primis, lavorare di meno.. no, non sono fuso, ma è la cosa che ancora oggi faccio fatica ad abituarmi.

Prima lavoravo 12 16 ore al giorno, in certi periodi anche 7 giorni su 7 e quando questo lo fai per 38 anni diventa routine. Poi calcolando che lavorando in proprio, si lavora anche quando sei seduto sul divano, insomma non si stacca mai la spina.È usurante tutto questo, non tanto fisicamente ma anche mentalmente.

Oggi lavoro 5 giorni la settimana, 7 ore e mezza al giorno, sì, faccio anche qualche extra ben retribuito, ho fatto le mie prime ferie natalizie, mai capitato se non quando ero bambino, quindi il cambiamento è iniziato. Sono in un Paese dove vige il rispetto delle persone, si è tutti sullo stesso piano, la meritocrazia esiste, fa parte del mondo lavorativo, le raccomandazioni? No, non esiste questa parola, se vali vai avanti altrimenti ciao!

Stefano e Aline Sacchi

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *