Alla scoperta delle “Sorgenti della Nova”
Gentili Signori Tiburziani “aperturieri” e nuovi amici de Il Centuplo!
Un sentito ringraziamento per la collaborazione prestatami nella giornata di ieri, che ci ha visto impegnati nell’identificazione del luogo così detto “Sorgenti della Nova”. Il sito, a me era del tutto sconosciuto, mentre contavo di raggiungerlo attraverso l’utilità del mio GPS, ove avevo caricato i WPT per rintracciarlo. Ma la zona è risultata oscurata dai satelliti orbitanti, luce dei moderni mezzi di rilevazione. Per l’occasione avevo dato uno sguardo alle cartine di cui dispongo, che mi hanno permesso di raggiungere il mio scopo, altrimenti ….
Mi sono reso conto che la Sovrintendenza preposta abbia voluto interdire le visite allo spaziom cancellando ogni utile segnaletica per recarvisi. Ma nulla è valso per dissuadere la caparbietà di chi scrive. Se ciò rispondesse a realtà, è un offesa per gli escursionisti italiani che devono sapere che devono conoscere, perché la cultura e la storia nei nostri padri è cosa nostra e pane per chi ama le proprie radici, non solo per gli addetti ai lavori. Né pongo a giustificazione “scavi aperti” e ricoperti, da proteggere, per ritornarvi chissà quando.
Il luogo – che sarà oggetto di escursione del Gruppo in primavera, data la sua ubicazione che, per giungervi occorre transitare per un centinaio di metri in territorio toscano interdetto per noi laziali per Covid, per poi rientrare nella nostra regione – presenta a mio giudizio emergenze di un periodo storico che si colloca dall’età della pietra fino al medioevo, forse senza soluzione di continuità. Quindi altura di uno sperone di roccia inaccessibile a nemici animali feroci e zanzare, già abitato da popolazioni preistoriche (neandertaliane comprese), del |Rinaldoniano, pre etrusche, etrusche e di seguito fino al medioevo. Luogo, oltre al suo intrinseco valore storico, che presenta aspetti prospettive e panorami davvero eccezionali. E se poi parliamo della fantastica Sorgente che gli dona il toponimo, da cui sgorga, sotto una imponente quercia, acqua nell’ordine di 120 litri al secondo, limpida e purissima….
Poco più avanti su un altro sperone roccioso si trova un altro sito analogo, con il suo castelletto … Caste Iuliano o Juliano, ma per raggiungerlo, inaccessibile dalla “Nova”, pur ad un centinaio di metri di distanza, occorre passare da strade che discendono dal pitiglianese per una via chiamata “della Formica”. Ma chissà che un giorno …
Ivano Romiti