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Ti amo! Vale a dire: “tu non morirai”! (G. Marcel)

La Buona Novella – Introduzione al Vangelo della Domenica – XXX Domenica del Tempo Ordinario – Mt 22,34-40

Ti amo! Vale a dire: “tu non morirai”! (G. Marcel)

O Padre, che fai ogni cosa per amore
e sei la più sicura difesa degli umili e dei poveri …

            Di primo acchito questa colletta mi ricorda un testo di preghiera liturgica latinoamericano risalente agli anni Settanta, in cui padre Camillo Torres e i teologi della liberazione invocavano nelle celebrazioni il Dio “di parte” contro gli oppressori e i superbi.  Ed è così! Dio non è un ente superiore astratto, ma il Padre dell’umanità, e con amore è affetto da un sano strabismo: l’amore preferenziale per i poveri. Ma, allora il Vangelo è “di classe”? C’è nella nostra fede un sentimento di rivalsa per alcuni ceti sociali? Dipende. Ma una cosa è certa: chi si crede tronfio, sicuro di sé, spavaldo e interagisce con Gesù con doppiezza di cuore non rientra affatto nella categoria biblica degli umili e dei poveri. Dio non difende coloro che si tutelano da soli con unghie e denti affilati, ma coloro che invece nutrono sentimenti di fiducia ed entrano in relazione con Lui.

            “Dio è una esperienza”, ricorda in un testo sull’amore padre Ermes Ronchi, “e quando si fa esperienza dell’amore si fa esperienza di Dio”. Qui il cuore della risposta di Gesù alla domanda capziosa dei farisei, su quale sia il precetto capitale, il primo della classifica dei princìpi normativi del pio israelita. Gesù, a differenza della controversia precedente sul tributo romano, non si sottrae alla domanda di natura stavolta religiosa e non politica e risponde con il richiamo all’anima della Legge, allo spirito dei Profeti: la relazione di amore con il Padre e la relazione umana. Non sono due ma un unico comandamento: dire con la vita “ti amo”.

Chi non ama non vive, sopravvive.

Chi non ama, lentamente si suicida spiritualmente.

Chi non ama, cerca mille maschere e mille prigioni.

Chi non ama, non si fa nemmeno amare.

Chi non ama, ha sempre paura.

Chi non ama, troverà solo certezze e convinzioni su cui aggrapparsi.

Chi non ama, costui è vero ateo.

Liberaci, perciò, o Padre da queste serie strade di pericolo per il cuore e …


… donaci un cuore libero da tutti gli idoli,
per servire te solo e amare i fratelli secondo lo Spirito del tuo Figlio,
facendo del suo comandamento nuovo l’unica legge della vita.

Buona Domenica,

don Domenico Savio

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