editoriali

Addio a Jole Santelli, una donna che amava la sua terra

Quando Jole è stata eletta Presidente della Regione Calabria, oltre la gioia espressi la mia preoccupazione per la sua salute ad alcuni amici. Mi ricordo bene che nel parlare della scarsità dell’attuale classe dirigente dissi testualmente “abbiamo dovuto chiedere a Jole un sacrificio enorme perché non avevamo nessun altro all’altezza, mi pare assurdo. Speriamo bene, chi glielo ha fatto fare” e ricordo altrettanto chiaramente le parole di una persone che era nella stanza con me che mi rispose “ma quale sacrificio, ma per favore, si è garantita altri 5 anni di sopravvivenza politica, così se cade il governo lei resta in piedi”.

Rimasi perplessa, tanto da retro pensiero quanto dalla veemenza.

Sarà che io il cancro l’ho visto da vicino, troppe volte a dire il vero, e so bene come può consumare il corpo e la mente di una persona, sarà che io Jole l’ho conosciuta, l’ho vista combattere tanto in salute quanto in malattia, sarà che io ho conosciuto e apprezzato i suoi figli e fratelli politici, sarà per tutti questi motivi e per molti altri ma a me il gesto di Jole di scegliere la sua terra invece che restare comodamente una parlamentare della Repubblica con la possibilità di non fare assolutamente nulla, sembra a tratti rivoluzionario, sicuramente romantico e di altri tempi, anzi, di un’altra Politica…

Mi stringo in un abbraccio a tutti quelli amici calabresi con i quali per anni abbiamo percorso insieme la strada della politica e che sono sicura che, nonostante i cambi di partito, stiano provando un dolore immenso per la scomparsa di una di noi…

Ciao Jole, sei stata un esempio di forza e coraggio, ce ne vorrebbero di più di uomini e donne come te in politica, sei andata via troppo presto lasciando troppo spazio alla mediocrità, speriamo che qualcuno raccolga il tuo testimone…

Alessandra Pontecorvo

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