Remuzzi: “Far paura adesso alla gente è il contrario di quello che dobbiamo fare”
Il prof. Giuseppe Remuzzi, dell’Istituto farmacologico Mario Negri, è stato ieri intervistato da Alino Milan di Radio24.
Ha detto secondo me cose molto condivisibili e vi invito a recuperare il podcast della trasmissione ma vi ho trascritto questo passaggio che ritengo fondamentale.
” Adesso nelle zone più colpite il virus circola pochissimo: a Bergamo non ci sono casi nella Lombardia ce ne sono molto pochi.
Tenete presente che in Lombardia adesso abbiamo 40 pazienti in terapia intensiva quando era il mio compleanno il 3 aprile ne avevamo 1444 (per quello mi ricordo bene): capito che c’è una discrepanza enorme? Quindi far paura adesso la gente è il contrario di quello che noi dobbiamo fare, cioè dare alla gente un senso di responsabilità che non vuol dire liberi tutti, nessuno nessuno sta dicendo questo assolutamente non andrebbe mai detto.
Se vogliamo responsabilizzare le persone le dobbiamo trattare come persone informate, come persone colte. C’è un principio della medicina che dice più si conosce più si guarisce, più le persone conoscono bene i problemi e più è facile che adottino le misure di contenimento di cui lei ha parlato adesso e che sono così importanti
Ma se noi li spaventiamo alla fine dicono: “Vabbè intanto continua ad aumentare, è un disastro, facciamo quello che abbiamo voglia”
infine ha aggiunto
“La mascherina all’esterno se sei da solo e cammini non serve a niente, può servire all’esterno se sei circondato da persone!”
È da anni che ogni volta che accadono eventi siffatti il potere ne approfitta per accentrare a sé più potere e inibire diritti. Incutere paura é parte saliente di tale movimento. Vi faccio un esempio ben più eclatante… Durante il processo a Norimberga chiesero ad un gerarca nazista, poi suicida, “Ma come avete fatto a ridurre slk’obbedienza assoluta un popolo intero, fino all’ultimo?” Lui rispose “con la paura”.