Il film “In grazia di Dio” è un inno alla madre terra e ai valori di uno stile di vita semplice
“In grazia di Dio” è un film (come si dice… “di nicchia”) che vidi in anteprima stampa nel marzo 2014, poco prima dell’uscita nelle sale cinematografiche, e che era stato da pochissimo presentato con successo al Festival di Berlino, nella sezione Panorama, e in quell’occasione la ZDF lo definì: “Uno dei più bei film della Berlinale”. Grazie alla vetrina della rassegna tedesca, il film di Edoardo Winspeare venne venduto in numerosi paesi del mondo, mentre in Italia uscì il 27 marzo 2014, e non posso sbagliarmi, perché il 27 marzo era il compleanno terreno della mia amata madre, Agata. Quel giorno del 2014, il film uscì in trenta copie in Italia, distribuite dalla Good Films (di nome e di fatto).
Sinossi. È la storia di quattro donne che hanno perso tutto, in tempi di crisi economica: costrette ad abbandonare la città e a vendere la casa, inseguite dai debiti, si rifugiano in campagna (ma non è un ritorno bucolico) e ritrovano nel senso della comunità, del baratto, dello scambio umano, una risposta alle difficoltà dei nostri tempi e un nuovo stile di vita. Film “ecologico” realizzato tutto in Salento, con un’idea produttiva “a impatto zero” (con il “pacco baratto” utilizzato con gli sponsor locali che hanno partecipato “in natura”) è interpretato da un’intera comunità (il paese di Giuliano e Capo di Leuca) di persone che si sono improvvisate attori: a partire dalla stessa moglie di Edoardo Winspeare, Celeste Casciaro, al pescatore di Tricase, la barista che sogna di fare un film di Ozpetek (e poi ci riesce!), contadini ma anche avvocati, etc.. Tutti al servizio di questa storia in cui si sono riconosciuti e che hanno sentito di interpretare profondamente. Il film è prodotto da Edoardo Winspeare, Gustavo Caputo, Alessandro Contessa per Saietta Film con Rai Cinema, in associazione con Banca Popolare Pugliese e Luigi De Vecchi, con il sostegno di Apulia Film Commission, con il contributo dell’Assessorato alle Politiche Agricole della Regione Puglia.
Come già ho detto, la ZDF l’ha celebrato come “Uno dei più bei film della Berlinale”. Lo SCREEN INTERNATIONAL: “Un inno alla madre terra e ai valori di uno stile di vita semplice. In grazia di Dio vede tre generazioni di donne schiacciate dalla vita moderna che tornano a vivere grazie a una terra eternamente toccata dal sole e al ritorno ai valori. […] Un film seducente come la terra che dipinge”.
Mi chiederete: “Perché ce ne parli oggi? Come possiamo vederlo?”. Ebbene, il film ha avuto pochi spettatori, come atteso, proprio perché “di nicchia”, come ogni bene prezioso, e non credo abbia avuto passaggi televisivi, se non notturni o in prima mattinata e su chissà quali reti; ma credo proprio non sia mai passato. Però, c’è il dvd. Lo si trova in tutti i principali e-stores, e anche ad un prezzo molto conveniente. Non è certo una pubblicità, non è nello stile mio, né in quello de IL CENTUPLO. È solo una segnalazione che non poteva non finire con una indicazione pratica, considerato che si parla di un film di sei anni fa, che meriterebbe di essere visto da tante persone, ma che così non è stato.
Franco Baccarini
É per quasi simpatica omonimia di cognomi, oltre che ovviamente per condivisione di un commento intelligente sul film, che credo proprio di dire, sia un film da vedere.