Festa di San Giuseppe Calasanzio, fondatore della prima scuola popolare gratuita d’Europa
In questo periodo si sta parlando molto di scuola, sul come ci si appresta ad iniziare un nuovo anno scolastico, dopo aver finito il precedente “a distanza”.
Forse, anzi… non forse ma sicuramente, non tutti sanno che proprio un 25 agosto, come oggi, del 1648 moriva a Roma il fondatore della prima scuola popolare gratuita d’Europa, come scrive il grande storico Ludwig von Pastor nella sua monumentale Storia dei Papi.
Di chi sto parlando?
Di san GIUSEPPE CALASANZIO, o meglio di san JOSÉ CALASANZ, prete spagnolo arrivato a Roma alla fine del 1500, che, colpito dalla situazione dei “bambini di strada” del Trastevere di quel momento, decise di offrire a quei bambini la possibilità di accedere all’istruzione. E così, in tempi in cui l’istruzione era privilegio delle classi più abbienti, sviluppò il suo progetto di scuola come strumento di promozione umana e salvezza educativa: il metodo preventivo, perché era convinto che se i “fanciulli sin dalla più tenera età sono educati nella pietà e nelle lettere, avranno un futuro felice”.
L’UNESCO, nel libro “Thinkers on Education” (1994) ha riconosciuto il Calasanzio come tra i 100 più famosi educatori della storia. Un professore universitario contemporaneo di pedagogia, Josep Domènech i Mira, all’occasione del quarto centenario della fondazione delle SCUOLE PIE (le scuole così chiamate dallo stesso Calasanzio), 1597-1997, ha presentato il Calasanzio come un gigante della pedagogia.
Per il Calasanzio la cultura era intesa come strumento di preparazione alla vita, donde la concretezza della scuola calasanziana, che riuniva l’istruzione o formazione intellettuale e l’educazione o formazione umana, morale e religiosa. Anticipatore di almeno due secoli di quel principio che ormai è stato fatto proprio da tutte le società evolute e cioè dell’educazione intesa come diritto del cittadino, il Calasanzio aprì la sua scuola indistintamente a tutti i ragazzi (poveri e ricchi, cattolici e non cattolici, cristiani e non cristiani), i quali venivano educati nel pieno rispetto della loro dignità umana e della loro fede religiosa.
Per dare continuità alla sua opera, 20 anni dopo l’inizio delle Scuole Pie, nel 1617, fondò l’ORDINE DELLE SCUOLE PIE, un Ordine religioso i cui membri, conosciuti come “SCOLOPI” (da Scuole Pie), professano quattro voti religiosi solenni: povertà, castità, obbedienza e dedizione all’educazione della gioventù.
Fu un uomo con una visione ecclesiale molto aperta. In tempi in cui l’Inquisizione era molto forte nella Chiesa, il Calasanzio legò amicizia sia con TOMMASO CAMPANELLA (che scrisse un’Apologia delle Scuole Pie) che con GALILEO GALILEI, che sul finire della sua vita, ormai cieco, fu assistito in casa proprio da un religioso dell’Ordine delle Scuole Pie.
Concludo questo scritto con alcune parole dello stesso Calasanzio: “… e piacesse a Dio che tutti intendessero di quanto merito è aiutare la buona educatione de fanciulli massime poveri, ché al sicuro anderebbono a gara a chi più li potesse aiutare et troveriano facilità grande, e consolatione nelle sue attioni: percioché l’amore facilita la fatica e massime quando il nostro amor d’Iddio riverbera nelli prossimi” (Lettera n° 2859 del 15-05-1638).
Padre Stefano Locatelli