Ru486: il Governo legalizza l’aborto a domicilio
“Non c’è Speranza per questo governo, infatti parliamo di un ministro che approfitta ora dell’estate e degli ombrelloni aperti per far tornare le donne a casa mezz’ora dopo aver assunto il medicinale per abortire” hanno dichiarato Toni Brandi e Jacopo Coghe, presidente e vice presidente di Pro Vita & Famiglia in merito all’autorizzazione all’assunzione della pillola abortiva RU486 senza necessità di ricovero ospedaliero.
“Con un colpo di mano si legalizza di fatto l’aborto a domicilio, fregandosene della salute delle donne. La RU846 infatti veniva data in regime di day hospital non a caso, ma perché un farmaco molto pericoloso che ha causato anche delle morti nel mondo” hanno proseguito Brandi e Coghe.
“L’aborto che avviene “comodamente” a casa, magari in solitudine, senza assistenza medica per far fronte agli effetti sarebbe segno di progresso e civiltà signor Speranza? La sostanza è che si tratta solo di un impiccio in meno a carico del SSN e che siamo al ritorno a un aborto di tipo ‘clandestino’, che tanto femministe e sinistre avevano combattuto chiedendo l’ospedalizzazione e il sostegno medico per le donne. Basta questo per capire che qui del bene delle donne non importa a nessuno, è solo una battaglia ideologica e avaloriale sotto ogni punto di vista. Dal canto nostro resteremo sempre dalla parte delle donne, soprattutto quelle ancora nel grembo materno”. hanno concluso Brandi e Coghe .