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Insegnare ai figli a stare con la schiena dritta per scrutare l’orizzonte e non china sul cellulare

Ci sono adolescenti completamente sconosciuti al mondo degli adulti che tra i loro coetanei sono delle star, più degli idoli dello sport o dei cantanti che vendono milioni di dischi e riempiono gli stadi.

E perché sono così famosi?

Non perché hanno talenti particolari, ma perché hanno tanti “followers”. Milioni di ragazzini in tutto il mondo che seguono i loro profili social, dove pubblicano balletti da 15 secondi o video in cui raccontano quello che fanno durante il giorno, ossia mangiare, lavarsi, allenarsi, truccarsi, oppure in cui mimano scenette quotidiane con genitori o amici, talora condite di volgarità e maleducazione. Un messaggio comunicativo terrificante, che induce generazioni di bambini e adolescenti a pensare che si vale se si è famosi sui social, perché si guadagna un sacco di soldi per ogni post e si è bell’e che a posto. Ricchi, e famosi.

Anche se non si sa fare nulla.

Anzi, il problema della capacità e dell’attitudine a fare qualcosa neppure se lo pongono. Eppure una particolarità, questi adolescenti iper celebri, ce l’hanno, e non è mica robetta: riescono a lobotomizzare e plasmare milioni di giovani cervelli, ipnotizzati mentre scorrono video oggettivamente idioti e sconcertanti per il livello di scemenza. Tanto che il dubbio di una involuzione a medio termine rischia di diventare certezza. Basta pensare a come stiamo tutti gobbi e con la testa china a guardare il cellulare. Invece che con la schiena dritta a scrutare l’orizzonte. Per capire che la strada, quella è. All’indietro.

Un pensiero su “Insegnare ai figli a stare con la schiena dritta per scrutare l’orizzonte e non china sul cellulare

  • Roberto Tauma Maccarini

    Ha usato il termine giusto. Lobotizzati. E mi sovviene di un certo filosofo scrittore Musicista e pure mistico… Uomo di Stalin.. Che da lui ebbe incarichi diciamo particolari… Come controllare e “lobotizzare” le persone, sopratutto i giovani destinati a carne da cannoni? Lui invento’ la musica psichedelica… Che ti rimbambisce nelle discoteche… Eppure ora viene celebrato come uomo che ha elaborato “metodi” e tecniche psicofisiche finalizzate al superamento di automatismi per ottenere un livello superiore di vitalità… Ora… Questo sistema cosa vuole davvero? Ci vorrebbe tutti ridotti a merce, supini, masse di lobotomizzati che fanno i cori, ipnotizzati ascoltano musichette da 4 soldi sui cellulari… Inconsapevoli… Condizionati da loro stessi coetanei che come pupazzi vengono portati abilmente al successo. Tutti allineati al pensiero unico… Cosa si può fare? Io personalmente con i più giovani ho un atteggiamento di ascolto e dopo li invito a guardare ai loro condizionamenti. Questo è l’inizio… Senza imporre il tuo di pensiero… Che esso stesso é il risultato di tutto il tuo passato… Semplicemente. Solo così un giovane può aspirare ad una consapevolezza e libertà…. Liberandosi innanzitutto da tutto il suo conosciuto e dai condizionamenti, che la società, la scuola e la famiglia, chi più chi meno, gli somministrano ogni giorno. Questo è lo scopo, ed è essenziale poi, nel divenire rimanere fedeli al proprio scopo. Che è quello di conseguire una consapevolezza e di conoscere se stessi. Conoscere se stessi significa conoscere la nostra relazione con il mondo, non solo del mondo delke idee e della gente, ma anche con la natura e con le cose che possediamo. Conclusioni… È suprema mente importante sfuggire a tutte queste forme di rimbambinento che questa società avida e spietata ci propina in tanti modi diversi trasformandoci in meri oggetti consumistici… La vita è un fatto di relazione, e per comprendere la relazione, che non è statica, ci vuole una consapevolezza flessibile, una consapevolezza allerta e passiva, non aggressivamente attiva. E questa coscienza passiva non è prodotta da qualche forma di disciplina, o attraverso delle pratiche. É semplicemente essere consapevoli, momento per momento, del nostro pensare e del nostro sentire, anche iniziando a sognare tireremo a galla tutti i tipi di simboli che tradurremo in sogni. In questo modo apriamo la porta a ciò che è nascosto e che diventa conosciuto… Ma per trovare l’ignoto dobbiamo andare oltre la soglia… e certamente è questa la nostra difficoltà. La Realtà non è una cosa che possa essere conosciuta dalla mente, perché la nostra mente è il risultato del conosciuto, del passato e quindi la mente deve riconoscere se stessa ed il proprio funzionamento… La sua verità.

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