Cari giornalistoni, dopo 40 anni di lotta contro la vita vi aspettavate un boom demografico?
Bene, Gramellini. Se cominciano a prendere coscienza anche i giornalistoni, quelli che scrivono pensosi corsivi sui giornaloni, vuol dire che il problema è serio. Peccato che sia tardiva, come presa di coscienza: è dal 1968 che si predica la rivincita del capriccio individuale da soddisfare nell’arco di un’esistenza rispetto al compimento del proprio destino personale che deve fare i conti anche con la responsabilità. Sesso sganciato dalla procreazione, divorzio, aborto e pillola del giorno dopo, erotismo fluido, la carriera prima della famiglia, l’autodeterminazione della donna, politiche antifamigliari, l’eterna adolescenza del maschio sempre più effeminato…
Che cosa vi aspettavate? Un boom demografico? Un miracolo?
Per un miracolo bisogna cominciare a fare l9amore senza preservativo o pillola, bisogna ricominciare a pensare la vita con un cuore e degli occhi diversi. Bisogna rieducarsi nella coscienza di sé come individuo che è parte di un popolo.
Ma se perfino nella Chiesa Cattolica vi sono personaggi che benedicono l’affettività omoerotica, sterile per natura, che cosa pretendete?
Un paio di generazioni e il popolo italiano si estinguerà come già capitò agli Ittiti ed ai Cimbri, diluendosi senza più una propria specifica identità nel sangue di popolazioni che crescono e si moltiplicano per via gioiosamente naturale. Addio, italiani.