Mascherine fai da te: audio video spiegazione
Buongiorno, sono Giorgio Cevasco, Presidente della Sezione Liguria della Società Chimica Italiana e dopo aver già parlato di mascherine chirurgiche e DPI in un video precedente vorrei parlarvi ora di mascherine fatte in casa.
Oggi a causa della pandemia COVID-19 si stima che occorrano circa 100 milioni di mascherine al mese nel nostro Paese, e la precedenza nelle forniture va data agli operatori sanitari e a tutti quelli che svolgono lavori rischiosi e quindi per i cittadini normali continueranno forse problemi di approvvigionamento.
Alcune recenti ordinanze di autorità locali che impongono l’uso almeno di sciarpe per recarsi in locali al chiuso hanno provocato commenti ironici ma secondo me inappropriati e cerco di spiegarmi.
Il SARS-CoV-2, responsabile di COVID-19, come tutti gli altri virus vive e si riproduce solo se è ospite di esseri viventi come appunto l’uomo che viene infettato principalmente, anche se non esclusivamente, per via aerea.
Un recentissimo studio pubblicato sulla prestigiosa rivista americana NEJM riporta che in 1 solo cc di fluido biologico proveniente dalle vie respiratorie di individui sintomatici, pre-sintomatici ed addirittura asintomatici COVID-19 sono presenti fino a 10 alla 8 unità virali. Ora 1 cc è la millesima parte di 1 litro ed è un volume abbastanza piccolo (mezzo ditale da cucito più o meno) e in questo volume ci sono 10 alla 8 ossia 100 milioni di unità virali!!! Uno starnuto non represso può perciò proiettare nell’aria milioni o decine di milioni di virus contenuti in goccioline più o meno piccole che trasportano come vettori i virus.
Queste goccioline sono costituite essenzialmente da acqua ed è facile comprendere che se davanti a bocca e naso poniamo una barriera costituita non da una sciarpa di lana (poco adatta alla stagione) ma da un altro materiale come il cotone, che assorbe e trattiene facilmente l’acqua, allora anche i virus aggrappati a queste goccioline resteranno intrappolati insieme appunto alle goccioline: se non tutti almeno una gran parte di essi che pertanto non saranno diffusi nell’aria!
Oggi circolano numerosi esempi su come realizzare mascherine artigianali con indicazioni come dimensioni e altri dettagli pratici, seguiteli utilizzando però come materiale il cotone di una semplice e banale T-shirt ripiegato su sé stesso 2 o 3 volte.
Queste mascherine si possono lavare ed anche sterilizzare aggiungendo al lavaggio la candeggina ossia il vecchio e caro ipoclorito di sodio: è anche la chimica che ci aiuta a sconfiggere COVID-19!
Se tutti noi usiamo queste mascherine e ci laviamo frequentemente le mani e manteniamo una distanza fisica di sicurezza (non chiamiamola però distanziamento sociale, per favore!!!) allora la lotta contro il virus sarà senz’altro agevolata!
L’uso di queste mascherine dice al nostro prossimo “io cerco di proteggerti” e se a sua volta il nostro prossimo le usa dice a noi “anche io voglio proteggerti”: allora portare mascherine è una forma di solidarietà e di amore nei confronti del nostro prossimo e quindi di tutti noi!
Vi ringrazio per l’attenzione e ancora una volta spero di essere stato chiaro e utile!