famiglia

Da mamma vi chiedo: ma è così dura per voi stare a casa coi figli?

So che su Ilcentuplo.it si mettono solo post positivi ma questo articolo mi esce dalle dita e non posso non scriverlo.

Leggo di genitori arrabbiati perché i bambini ancora non hanno avuto il via libera per uscire di casa. Lasciamo un attimo da parte il discorso didattico perché tanto  del fatto che i bambini imparino qualcosa o meno, pare non interessi granché a quasi nessuno. Leggo di genitori che si preoccupano dei loro figli che sono chiusi in casa da settimane e hanno bisogno di uscire, di svagarsi ecc ecc. Peccato che quando in tempi normali andavo in paese a cercare bimbi in strada con cui far giocare mia figlia non trovavo mai nessuno a giocare all’aperto.

Leggo di bambini gementi e piangenti perché costretti a stare a casa con i propri genitori. Ho letto addirittura di stress post traumatico. Scusate ma se voglio informazioni sullo stress post traumatico vado a chiedere ai bambini siriani, non ai bambini europei a casa con mamma e papà.

Leggo di genitori stressati, bimbi che non si sa come intrattenere, e ancora non possono tornare a scuola non ce la facciamo più come facciamo???

Cioè sul serio è così dura per voi stare a casa con i vostri figli? Sarà strana mia figlia, ma lei da quando si è trovata in questa situazione è rinata. Finalmente ha la mamma a casa tranquilla e non stressata dal lavoro e divorata dai sensi di colpa per doverla lasciare per andare a lavorare. Fra l’altro io lavoro in un ristorante, la sera quindi ho sempre la figlia a casa da scuola quando io sono al lavoro.

Finalmente possiamo passare le giornate con calma, senza correre qua e là,  senza cercare di ritagliare tempo nei modi più strani per stare insieme. Capitano le giornate di noia e di solitudine ma quelle capitano anche in tempi normali.

Mia figlia purtroppo non ha fratelli e, come ho già scritto prima, non è che anche in tempi normali troviamo in giro tutti questi bambini con cui giocare e socializzare.

Io non ho mai sentito mia figlia ridere tanto come in queste settimane in cui il pensiero del lavoro è passato in secondo piano e ha mamma e papà tutti per sé. Finalmente può andare a dormire con il mio bacio della buonanotte che prima riceveva soltanto all’una di notte quando io  tornavo dal ristorante. E può svegliarsi con calma senza doversi tirare giù dal letto alle sette del mattino con le mie urla perché non si decide ad alzarsi.

Davvero è così difficile passare tanto tempo in casa con i bambini?  Non sarà che non siamo più abituati a stare davvero con i nostri figli,  che li vediamo solo come pacchi da sistemare qua e la e incastrare nelle nostre giornate?

E che quando “ siamo costretti” a stare con loro non sappiamo più come fare, e in fondo non ne abbiamo neanche tanta voglia? Abbiamo impostato le nostre giornate intorno alle nostre esigenze di adulti, al lavoro, poi dobbiamo rilassarci dopo il lavoro, oppure abbiamo la casa da mandare avanti,  e i bambini meno li abbiamo intorno meglio è.

Allora io penso che prima di chiedere al governo di pensare ai nostri figli è necessario che cominciamo noi genitori ad occuparci veramente di loro e vedrete che anche i problemi pratici di gestione dei figli si risolveranno più facilmente “

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