L’incessante opera dei Centri di Aiuto alla Vita (stasera ore 1830 in diretta a Radio Mater con Giorgio Gibertini)
Qualche giorno fa ho ricevuto una chiamata al numero verde 800.813.000 di SOSVITA. Era una ragazza molto giovane, aveva scoperto di aspettare un bambino e piangeva disperata perché, visti i tempi, tutti le consigliavano di abortire.
Voleva sapere se fosse meno doloroso l’aborto chirurgico o quello con la
pillola abortiva RU-486…
L’ aborto è un’esperienza devastante, per questo è urgente aiutare la donna a scegliere per la VITA dandole speranza e aiuto concreto. Il giudizio non ci riguarda, è necessario “esserci” per Accogliere, Ascoltare e Aiutare sempre .
Se dovessi riassumere in poche parole il nostro servizio, posso affermare che quando la donna si rivolge ai nostri Centri di Aiuto alla Vita perché è indecisa se portare a termine la sua gravidanza, noi l’accogliamo, la ascoltiamo e la aiutiamo a volgere lo sguardo sul bimbo che porta in grembo e a riconoscerlo come suo figlio, restituendole la libertà di non abortire.
Cerchiamo di colmare quella solitudine del cuore che la inquieta e spesso la induce a scegliere l’interruzione di gravidanza. La nostra opera è di supporto morale, psicologico, materiale e spesso economico.
Noi operatori e volontari ci rendiamo disponibili per aprire gratuitamente uno sportello di ascolto e sostegno alla maternità presso gli ospedali. Verrebbe così attuata la prevenzione all’aborto prevista dall’art. 2 della legge 194, nella parte in cui prevede che i consultori possano avvalersi della collaborazione di formazioni sociali di base e di associazioni di volontariato, che possono aiutare la maternità anche dopo la nascita.
In conclusione…. la ragazza della telefonata che fine ha fatto?
Ha scelto la vita!
Maria Luisa Di Ubaldo