Il Coronavirus: sviluppo e tempi di diffusione. Intervista a Paolo Ferrazza
Abbiamo intervistato Paolo Ferrazza, biologo molecolare e biologo marino, Direttore Tecnico Scientifico della società scientifica e farmaceutica L.N.AGE.
- Come è nato questo virus e perchè si diffonde cosi facilmente?
Sappiamo inequivocabilmente che non è artificiale ma è nato da un salto di specie da un pipistrello a un’ospite intermedio e poi all’uomo. Queste cose succedono sia per colpa di usanze antiche dei cinesi nel gestire con troppa disinvoltura animali vivi e macellare nei mercati ecc…sia per uso eccessivo degli allevamenti intensive portati all’estremo in asia (polli, maiali ecc… con troppa e disinvolta interazione con gli allevatori. Si diffonde facilmente perchè sostanzialmente si comporta come un virus dell’influenza che ha generalmente una capacità di diffusione notevole e per vie aeree (basta parlarsi da vicino per contagiarsi solo che è anche mlto più aggressive di un virus dell’influenza quando (purtroppo spesso) attacca gli alveoli polmonari.
2) Che cosa bisogna fare per fermarlo? Il semplice cittadino deve stare in casa? Mettere mascherina e guanti e basta?
I virus fanno sempre un loro ciclo vitale che prima si diffonde esponenzialmente o quasi, (dipende dal fattore di contagio) sia dai sistemi di contenimento che incontra dall’ambiente e dall’uomo che possono far rallentare il contagion portando il plateau della curva di crescita a livelli più bassi e poi cominciano una naturale decrescita.. per fermarlo, I virus non hanno cure dirette, solo bisogna supportare lo stato di forza e immunologia dell’ospite perchè abbia il tempo di reagire da solo. Gli antibiotic si danno quando l’ospite dopo un pò di giorni non ha ancora vinto e si instaurano infezioni batteriche opportuniste. Quindi la cura è limitare la capacità di ingresso del virus con corretta nutrizione, stile di vita ecc. Quando entra si fa sempre support e rinforzo ( ad esempio flebo idratanti, nutrient ecc..). prima di tutto poi limitare la possibilità di incontro ravvicinato tra ospiti (distanziamento sociale), mascherine o molto meglio la distanza di 2 metri oppure tutte e due le misure. Se in più persone in luogo chiuso arieggiare per disperdere l’accumulo di aerosol dale bocche.non starnutire, non tossire di fronte. Lavarsi le mani , pulire le superfici…guanti si.
3) Arriverà e servirà un vaccino?
Il vaccino arriverà entro pochi mesi oppure un anno e mezzo. Se servirà? Dipende dalla capacità del virus di ritornare ma si consideri che ogni espansione del virus e ogni ritorno faranno si di farlo mutare sempre più verso un virus non più letale.
4) Quando usciremo di casa? Torneremo ad abbracciarci, a stare vicini o quel mondo è finito?
Si torneremo molto presto anche se gradualmente. Già dopo pasqua e a fine mese cominceranno a migliorare le cose. A Maggio dovrebbero riprendere diverse attività forse bar e ristorante ma sarà ancora con distanziamento. Potrebbe esserci qualche ondata (1 o 2) di ritorno ma non è detto (forse giusto perché il resto del mondo ha iniziato più tardi di noi. È sicuro che torneremo ad abbracciarci, prima di tutto perché questo finirà entro estate o al massimo qualcosa il prossimo autunno (anche se molto diverso in meglio). Poi perché una popolazione si rinforza anche immunologicamente tramite il contatto e l’interazione corporea. No sarebbe evolutivamente vantaggioso (indebolirebbe la popolazione) se rimanessimo per sempre isolati tra di noi. La specie morirebbe.
5) Che cosa ci insegna tutto questo?
È complicato ma banale allo stesso tempo. Per capirlo in modo scientifico e totalmente senza retorica ambientale veda la fine del “racconto criminologico e scientifico “ che ho allegato. Ognicos che ho scritto sia nella scheda criminale, che nella spiegazione biologica è fondata su solide basi scientifiche