L’uovo di Pasqua – racconto di Ines
L’uovo di Pasqua
Ad Ascoli Piceno è Pasqua. Gli abitanti vedono il sole, ma non solo, anche una palla.
- Forse è una cometa?
- Sì! Lo è!
E poi gridano:
- Una cometa! Una cometa!
Il sole non è sorpreso come loro, ma infuriato. Loli, il gatto del cuoco Simone, miagola come un gabbiano.
Augusta non guarda attentamente dalla finestra e dice:
- Chiamate l’ambulanza! Il sole ha la bocca, anzi due!
- Augusta, guarda un po’ meglio.
- Una cometa!
Augusta esce fuori, si avvicina ad Augusto e gli dice:
- Chiama i pompieri, presto!
- Perché?
- Non vedi la cometa, sciocco?
- Ma non puoi mica spararle per ucciderla?
- Certo.
Augusto non chiama i pompieri, ma il sindaco di Ascoli Piceno.
- Pronto, il sindaco di Ascoli Piceno, mi dica.
- Sul sole c’è una cometa!
- Chi è che parla?
- Sono io, Augusto.
- Va bene,va bene. Vengo subito.
Il sindaco vede la cometa e cerca di raggiungerla.
- Abitanti, visto che c’è una cometa, ci serve la corda.
- Acchiappiamola!
In realtà, quella cometa, è un uovo di Pasqua. Anzi, un uovo di Pasqua con le ali.
Un abitante di Ascoli Piceno parla con un altro abitante.
- Ho qualcosa di speciale.
- E cosa? A cosa serve?
- Per far arrivare la cometa. Guarda.
Il signore (che si chiama Ulisse) spruzza l’olio di cometa verso l’uovo. L’uovo, impaurito, si sposta, l’olio colpisce il sole, e il sole soffoca:
- Che dolore!
L’uovo gli chiede:
- Stai bene?
- No, mi fanno male i raggi!
Ulisse, spaventato, si mette una maschera da cometa e va nel cielo, ma non vicino al sole e l’uovo, poi si chiede:
- E ora come faccio?
Ulisse, cade con il paracadute e si mette a pensare:
- Al sole farebbe male i raggi se l’olio lo avesse colpito…
Mentre Ulisse sta pensando, il sole è all’ospedale delle nuvole, ha i raggi contagiosi e sta morendo.
Il sole gracida:
- Mi sento morire!
- Dai, sole mio, ora caccia fuori la lingua.
(il sole ubbidisce)
- Hai i puntini rossi! Hai la varicella!
Ulisse ha un’ idea: l’anticometa. Non ammala né il sole né l’uovo (cioè la cometa). Ulisse butta l’anticometa verso l’uovo. L’uovo si sposta e va a sbattere contro la pancia del sole. Il sole urla:
- Che dolore! Auuuu!
Ulisse si è arrabbiato perché la cometa si era spostata. Il sole muore e tutti hanno freddo.
- Brrr! È mezzogiorno, perché il sole non c’è?
- Il sole è morto!
Marco e Mirco, due bambini, vedono atterrare l’uovo.
- Marco-o… c-che cos’è?
- È un uovo! Non lo vedi?
Poi, l’uovo li butta sulla sua schiena.
Mirco grida:
- Il sole!
Marco sospira:
- È morto!
Poi si sente udire:
- Eh sì… l’olio di cometa l’ha colpito.
È Tito, un cucciolo di sole, molto timido. Poi Mirco chiede:
- Chi-chi ha parlato?
- Sono io, Tito!
- Hm… vivi sulle nuvole?
- Sì, perché sono il sole.
- Allora il sole è vivo!
Tito però è il figlio del sole.
- Puoi scaldare?
- No… sono troppo piccolo.
- Su, prova!
Tito ci prova. Che meraviglia! L’uovo di Pasqua ha salvato il mondo!
Marco e Mirco raccontano tutto al padre.
- Allora la cometa era l’uovo di Pasqua?
- Sì!
Il padre grida agli abitanti:
- Ragazzi! La cometa ha salvato il mondo!
Poi continua dicendo:
- Non era una cometa! Era un uovo con le ali!
Augusta dice:
- Non ci credo! Sei assurdo?
- No, davvero!
L’uovo si avvicina.
- Grazie, uovo. Sei stato un eroe!
Gli abitanti di Ascoli Piceno festeggiarono la Pasqua con l’uovo e da quel giorno vissero felici e contenti.
Ines Obradovic – classe 2010