Svegliati Signore e Salvaci così torneremo tutti a sorridere
Ho dormito meglio questa notte, cullato nonostante le burrascose onde di questa tempesta, scoppiata all’improvviso, che stiamo tutti attraversando.
Ho dormito meglio, finalmente, perchè le parole, i gesti, i silenzi del Papa mi sono arrivate al cuore e all’anima e mi hanno portato un po’ di serenità, di consolazione.
Mi è piaciuto molto l’umana richiesta del Papa, come degli apostoli: “Svegliati Signore“ e la precisazione che nel Vangelo il Signore dorme una sola volta, ed è proprio questa, in quella situazione così difficile.
Perchè dormi Signore? Ha ragione il Papa: è difficile per noi capire questo tuo atteggiamento! Svegliati, ti imploro!
Quell’umana richiesta del Papa, dei discepoli, la continuo a fare mia, non come rimprovero, ma come supplica: “Svegliati Signore, non vedi che ho paura?”
Ho paura come Uomo, come Padre, come figlio, come imprenditore.
Hanno paura i maestri, i professori, i medici, gli infermieri, i camionisti, le forze dell’ordine.
Hanno paura i potenti, i politici, i ricchi e i poveri.
Hanno paura Cardinali, Vescovi, Preti e Suore.
Abbiamo paura tutti e siamo su questa barca tutti assieme: eccoci, guardiamoci, aiutiamoci, siamo tutti fratelli.
Anche oggi Signore ti svegli e ci dici: “Perchè avete paura? Perchè non avete ancora fede?” ma grazie alle nostre insistenze, ci salvi. Perchè è così: non abbiamo Fede ma già rivolgerci a te è un buon inizio. Non ti abbiamo ascoltato: ” Abbiamo proseguito imperterriti, pensando di rimanere sempre sani in un mondo malato. “
Ho dormito meglio questa notte, vedendo il mio Papa camminare da solo nell’abbraccio di San Pietro, incespicare dolorante, con lo sguardo affaticato e sofferente, quasi cadere sotto il peso della pioggia, dell’ostensorio, delle preoccupazioni ed è stato bello anche questo, sentirlo vicino nella carne a ognuno di noi che in questi giorni traballiamo ad ogni passo e siamo spossati nella salute e nell’anima.
Mio nipote Mattia, 3 anni, vedendo il Papa in tv ha chiesto alla mamma: “Mamma, perchè quell’angelo ha il volto così triste?”
Hai ragione piccolo mio. Come mi ha confidato l’amico Franco Baccarini
“Tutto dava il senso della preghiera apocalittica, quasi alla fine dei tempi, e un povero vecchio (nell’accezione più dolce del termine) protetto da una tettoia da niente, tanto più che pioveva a vento, e che si è preso un’umidità da paura, fermo, non poteva che destare dolcezza. E la scenografia di Dio, con quella pioggia micidiale, che poi c’è stata solo in quella ora a quel livello”
Poi il gran finale: la benedizione Urbi et Orbi con quella lotta disarmonica di suoni tra le campane e le sirene delle ambulanze e il simbolico quanto eloquente tentativo di prevalere dell’una sull’altra
Quella piazza così vuota ma mai stata così piena. I nostri cuori così vuoti ma mai stati così pieni!
Signore svegliati e salvaci ancora, solo tu puoi farlo: siamo qui per imparare, per cambiare il mondo una volta scesi da questa barca e per far tornare il sorriso a tutta l’umanità a cominciare dal piccolo Mattia per arrivare fino a quell’angelo vestito di bianco.
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