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Carlo Casini, un amico indimenticabile (di Maria Pia Buracchini)

Quando ti ho visto per l’ultima volta tu mi hai guardato con occhi profondi, intensi: certamente mi avevi riconosciuto e volevi salutarmi e come sempre dirmi tutte quelle cose che si dicono con la parola .

Lottavi ancora “per la vita” ma questa volta per la “tua vita”, senza un lamento , con quella forza misteriosa che animava tutte le tue azioni.

Questa malattia terribile non ti aveva piegato, eri sempre tu quell’uomo forte, instancabile e generoso, che per tanti anni ho conosciuto, collaborando con te al Nazionale del Movimento per la Vita Italiano.

L’esperienza lavorativa e di volontariato con Carlo è stata per me la più significativa ed esaltante : improvvisava i suoi discorsi, le sue relazioni con una capacità culturale e giuridica che ti coinvolgeva e ti trasmetteva passione ed entusiasmo per difendere la vita.

Era un vulcano di idee e di iniziative, di nuovi progetti. Riusciva a coinvolgere anche politici che nonostante i valori diversi subivano il fascino della sua persona e della sua integrità. Pur tra tanti suoi impegni di magistrato, giurista, deputato, eurodeputato, promotore di iniziative
pubbliche di straordinario rilievo, ha sempre avuto a cuore la “sua famiglia” : sua moglie Maria e i suoi quattro figli, dei quali mi parlava spesso e mi chiedeva consigli per la loro vita.

Era sempre e comunque un marito e un padre amoroso e attento alle loro scelte. A Marina, la maggiore, ha lasciato il testimone del suo impegno per la vita e certamente dal cielo l’aiuterà a continuare la sua missione e a rendere sempre più esteso e autentico il Movimento per la Vita Italiano.

Mara Pia Buracchini.

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