Quel medico che inventò il morbo di K per salvare decine di ebrei romani dai nazisti
Durante l’occupazione nazista, con rischio della vita e in osservanza al Giuramento d’Ippocrate, il prof. Borromeo riesce a salvare la vita di oltre un centinaio di ebrei romani, inventando una malattia per la quale ricoverarli, che chiamerà Morbo di K (K sta indifferentemente per Kesserling o per Kappler), con i suoi sintomi, il suo decorso, il temuto contagio (pericolosissimo!), gli eventuali esiti permanenti.
Solo un medico veramente padrone della scienza può arrivare a tanto, al punto da sostenerne l’esistenza anche in contraddittorio con altri medici.
Una mattina di fine ottobre 1943, un ragazzino arriva di corsa in Ospedale, chiedendo del Primario: “Stanno arrivando due camion di tedeschi per circondare l’intera struttura e controllare i malati”. Subito dopo, arriva uno dei due camion, che sosta in attesa del secondo che inspiegabilmente tarda.