Il Vangelo di oggi ci ricorda la dolcezza del Natale
Perché risentire il Prologo di San Giovanni a distanza di due settimane? La liturgia della Parola non è che ci prenda per smemorati o per ottusi al messaggio dell’Incarnazione di Dio, il Verbo eterno che si è fatto carne, né tantomeno sta soffrendo un riempitivo per colmare una Domenica del tempo natalizio (dato che non si trovavano altri brani adatti).
Ascoltare di nuovo non è affatto inutile. Anzi.
È un ri-ascoltare.
Cioè un permettere alla Parola di fare eco nei cuori. Parola ripetuta non meccanicamente o monotona, ma Parola ripetuta per amore, con amore e nell’amore.
Come i baci che lasciano un gusto nell’anima.
Come le carezze che infondono pace.
Come gli abbracci che riscaldano il cuore.
Come un volto che ti ha folgorato e rapito per sempre.
Come bambino appena nato, e preso in braccio, così la Parola viene a te, o credente!
Il Prologo è questo inno antichissimo alla Sapienza eterna che Giovanni fa suo all’inizio del suo Vangelo: una sintesi della storia della salvezza. Ne condivido solo tre passaggi:
- Principio. La stessa parola con cui inizia la Bibbia. Dio è fondamento. Cristo è basola eterna dell’edificio diroccato dell’uomo che ora viene risollevato. Cristo è principio e fine di tutto. Prima di me, c’è il mio Signore. Origine e causa della mia vita. Fonte del mio esistere.
- Carne. Dio è venuto nella carne. Nella carne umana. Nella carne debole. Nella carne peccatrice. Amiamo perciò la nostra debole umanità abitata dal Signore, occupata dalla grazia, rivestita di luce, splendente e lucente di misericordia.
- Narrare. Ultima parola del prologo. Gesù racconta il Dio invisibile ai sensi umani. Cristo apre il Libro intoccabile del Verbo e lo dispiega nella sua esistenza umana, terrena. Lui è il narratore del Padre. È l’Evangelizzatore e al tempo stesso l’Evangelo. È disceso dal cielo per dire a ciascuno: Ehi! Ho una buona notizia per te!
A te che piangi, Gesù dice: io sono con te!
A te che soffri, Gesù grida: non devi più soffrire!
A te che sogni, Gesù dice: vola, corri, osa!
A te che ami, Gesù dice: come è bello!
Buona Domenica!
Sac. Domenico Savio Pierro