Questa Domenica chi proverà a far inciampare Gesù?
Parola di Vita
Introduzione al Vangelo della
XXXII Domenica del Tempo Ordinario
- Luca 20, 27-38
Ma non ti arrendi mai!, disse una volta san Filippo Neri al diavolo tentatore che puntualmente tornava a disturbarlo con inutili e numerosi tentativi di dissuasione dal Signore.
E così possiamo dire nei confronti dei Sadducei. Sono, nel capitolo 20 di Luca, l’ennesimo gruppo religioso che vuole far inciampare Gesù nella rete dell’inganno. Questa volta non per scopi politici, a differenza dei capi dei sacerdoti, degli anziani e degli scribi che “cercano di che accusarlo” o provano a “mettergli le mani addosso”. Unico freno: la paura del popolo. Invece i Sadducei no: a loro Gesù è di fastidio perché essi affermano l’assurdità e l’impossibilità della risurrezione.
Con inefficacia e con tanta mediocrità romanzesca (non sono nemmeno molto geniali) partendo da una storiella ipotetica di una donna che, sulla base della legge del levirato, avrebbe sposato un marito e i suoi sette fratelli ed essendo morta senza prole da parte di alcuno, infine chiedono: di chi sarà moglie alla risurrezione dalla morte?
Gesù sposta il baricentro. Ottimo canale comunicativo. Della serie: le domande inutili e ingannevoli non meritano di essere seguite nella loro illogica dinamica. Pur tuttavia meritano anch’esse risposta. E così il Maestro annuncia nuovamente il Regno, spiegando cos’è la risurrezione dai morti. È più che sopravvivere alla morte (questo negavano i Sadducei nella loro credenza) è partecipare della vita nuova nello Spirito ed essere figli del Padre.
Ecco l’esaltazione del celibato per il Regno (che non si oppone minimamente al matrimonio) e il paragone con gli angeli. Gesù dice chiaramente in parole difficili solo per chi è chiuso nel suo orgoglio che la vita risorta è vivere già qui in amicizia e comunione piena con Dio, proprio come vissero Abramo, Isacco e Giacobbe.
Dio non è Dio dei morti, ma dei viventi. Dice uno dei Prefazi della Messa per i Defunti: la vita ai tuoi fedeli, Signore, non è tolta ma trasfigurata.
La Parola del Vangelo è viva. E rende vivo chi ascolta. È luce. E trasforma in persona risorta chi si pone sotto il Suo calore.
Buona Domenica!
sac. Domenico Savio Pierro