Un gioiello di semplicità: la chiesa di San Rocco a San Valentino in Abruzzo Citeriore

E’ semplice. Più la guardi, che sia notte o giorno, più ti domandi come può essere così splendida nella sua semplicità per poi capire che è splendida proprio grazie a quella semplicità.

Nello spazio internet dove si parla di lei si scrive così:

“E’ un classico esempio di architettura religiosa del tratturo o rurale, edificata in varie zone e riconoscibile per la semplicità degli elementi architettonici compone la facciata e gli interni. La posizione della chiesa è sopraelevata, su una minuscola collinetta, quasi ad essere punto di riferimento e richiamo per la popolazione rurale o pastorale di transito.”

Difatti i nuovi amici di questa sera, Concezio, Nicola, Alessandra, ti accompagnano a vederla che è notte e freddo e la trovi così, semplice, luminosa e delineata contro la notte, regina della notte, punto di riferimento nelle tenebre.

Al mattino ci sono tornato da solo e l’ho scoperta in perfetta armonia col creato attorno, incastonata nella cornice di montagne abruzzesi, pura e chiara alla luce del sole, come un gioiello (e del gioiello di San Rocco si parla qui).

Non sono entrato, non ho visto nulla dentro ma sono rimasto in estasi lì davanti alla croce di legno, storta, per una decina di minuti, impermeabile al freddo, al vento (guarda il video) e allo scorrere del tempo. Storta, come tante cose nella nostra vita ma che con la Fede teniamo in piedi.

Ho depositato lì il mio libro, la mia famiglia, i miei progetti, i nuovi amici e quel “io e te dobbiamo fare qualcosa assieme” che è il dolce tormento di questi giorni.

Ho quella luce dentro, ormai faccio parte anche io della luce di San Rocco.