Non distruggete la mia Alatri con la vostra cronaca nera
Alatri (la MIA Alatri) su tutti i giornali non per la sua storia fatta di Ciclopi e tradizioni ma per una drammatica storia di cronaca nera.
Io non ci credo o forse non vorrò crederci mai.
Alatri è il paese dove sono nata, tutti ci conosciamo (e vedrai che nonna trova anche la giusta parentela tra le persone, perché tutti siamo parenti, anzi fratelli). Alatri è la mia isola felice dove sapevo di potermi rifugiare, la mia famiglia,l a mia vita. Sento parlare al TG di un paese di nome Alatri che non è la mia ALATRI.
Prima di venerdì notte conoscevo solo un difetto di Alatri (ora ne conosco molti di più): un piccolo campanilismo che ha radici (a quanto pare) secolari, (campagna contro città) divisione che direttamente interessa le persone coinvolte nella tragedia.
Divisione che a malincuore leggo nei post di Facebook, nei commenti,che sento pronunciare dalle persone.
Ma più sento più penso che LA SPERANZA non debba spegnersi. Sarà perché faccio una professione dove le persone sanno stupirmi (se ben aiutate) e perchè ho sempre sognato una Alatri unita. Alatri non mi deludere come hai già fatto questi giorni, fammi sperare ancora.
Amici, parenti, altatresi è ora di gettare le armi, prendere Il Bene. E’ ora di stringerci abbracciarci e uniti non permette più a nessuno di farci del male.
(Una cittadina Alatrese – per voledere del Direttore abbiamo mantenuto riserbo sul nominativo)
…. se i cittadini di alatri sono come te ( e ne sono convinta) continuererte ad essere un posto felice
Ti ringrazio, la tristezza è molta,il cuore è distrutto. Adesso dovremmo essere uniti più che mai,per ritrovare il posto felice che tanto manca.