Bud Spencer: le undici qualità nascoste del “gigante buono”
Ieri sera ci ha lasciati Bud Spencer, grandissimo attore italiano (il suo vero nome è Carlo Pedersoli), divenuto famoso soprattutto per i film in coppia con Terence Hill. Ma è stato un grande rappresentante del cosiddetto “spaghetti western” (in questa sede vale la pena di menzionare perlomeno alcuni titoli importanti che lo hanno visto protagonista: Dio perdona… Io no!, I quattro dell’Ave Maria, Lo chiamavano Trinità). La sua peculiarità è stata quella di trasformare la sana passione per le “botte” in un mezzo positivo, nel senso che le sue botte non proponevano l’esaltazione della violenza. Bud Spencer ha usato la violenza proprio per mettere in risalto il suo aspetto comico, e di conseguenza per depotenziarne la portata. In poche parole le sue botte altro non erano che il mezzo col quale si ridicolizzava la crudeltà dei cattivi. I suoi personaggi non erano “assetati di sangue e di vendetta”, ma uomini integerrimi spinti da giustizia e buoni sentimenti. E i suoi cazzotti non erano il mezzo di un pestaggio, semmai le si poteva paragonare allo schiaffone che un padre da ai suoi figli per correggerli quando fanno qualcosa di sbagliato. Bob Spencer quindi ha rappresentato un volto buono e pulito del cinema italiano, ma è stato un uomo buono e pulito soprattutto nella sua vita. Ci sono alcuni aspetti decisamente “sconosciuti” del grande attore, che in questa sede vorremmo mettere in risalto.
Per descriverne le qualità, quindi, prendo in prestito un commento scritto da un mio carissimo amico, don Andrea Lauriola, Parroco di San Michele Arcangelo in Zapponeta (FG). Lascio a lui la parola:
Di Bud Spencer conosciamo l’immagine di “orso buono” che ha caratterizzato molti dei suoi personaggi nei film in coppia con Terence Hill.
Ma lui è tanto di più.
Una rapida carrellata.
1) abile nuotatore: è il primo italiano ad battere il record di un minuto nei 100 m stile libero alle olimpiadi di Helsinki nel 1952. Ha partecipato anche alle successive Olimpiadi (Melbourne 1956) ed ha vinto numerose medaglie nei campionati italiani e nei Giochi del Mediterraneo di quegli anni.
2) Non trascura formazione e cultura. Si diploma con ottimi voti e, quando è già un nuotatore di un certo livello, si laurea in legge (secondo alcune fonti, altre dicono si sia fermato a pochi esami dalla fine).
3) Vive intense esperienze di lavoro che gli fanno “ritrovare se stesso, nei limiti e nelle potenzialità”. Trascorre alcuni anni in Sud America, dove lavora per una ditta che sta costruendo un’importante autostrada e nel frattempo continua a dedicarsi al nuoto.
4) Si sposa una volta sola. (eh, già… un record per chi vive nel mondo dello spettacolo)
5) Non approfitta del suocero produttore (Giuseppe Amato, ndr) e, pur avendo precedentemente già recitato in piccoli ruoli, si dedica ad altro. Già, non è un raccomandato!
6) è anche autore di canzoni (lo sapevate?). Scrive infatti alcuni brani per bambini, il testo di un brano di Ornella Vanoni, e successivamente sarà coautore di alcuni brani dei suoi film (ricordate “Grau Grau Grau” di “Io sto con gli ippopotami?”)
7) diventa produttore di documentari per la RAI
8) ha il brevetto di pilota per elicotteri e per aerei. Addirittura nel 1981 è tra i fondatori di una compagnia aerea.
9) Sa parlare sei lingue.
10) è molto umile. Lui ritiene che quello di Terence Hill sia vero talento, mentre in lui abbia semplicemente funzionato il personaggio e quindi pensa di non saper recitare.
11) (last but not least) Magari non l’ha sempre vissuta in modo “canonico”, ma è un uomo di fede, che ha fiducia in Dio e non ha paura della morte .
Grazie, Carlo-Bud, uomo intero!