Cari amici Lgbt, i vostri “nemici” non sono sicuramente i cattolici
Ho molti amici cattolici, conosco qualcuna della cosiddetta comunità Lgbt. Quando si riesce a fare un serio, sereno, tranquillo dibattito scopro pochissimi punti di incontro ma nessun coltello o fucile d’assalto sul tavolo.
I motivi della divisione culturale e antropologica tra cattolici e Lgbt sono tantissimi e non ci sarà mai un punto di incontro, una sintesi però vi sarà sempre il rispetto della persona, non dico necessariamente delle posizioni.
Rispetto della persona vuol dire che nessuno, in nome del Vangelo, prenderà una bomba e si farà esplodere al gay pride di Roma, o si armerà di un coltello per aggredire un omosessuale: se dovesse farlo non è sicuramente in nome del Vangelo.
Possiamo fare anche a cazzotti con le vocali e le consonanti, a parole, ma poi tutto finirebbe lì e non mi dite che anche le parole ammazzano perchè, pur se in parte è vero, credo che una fucilata sia peggio soprattutto perchè non è rimediabile.
Cari amici Lgbt, i vostri nemici non sono i cattolici coi quali non vi incontrerete mai su alcuni temi ma non saranno loro, con leggi o con la forza, ad impedirvi di vivere la vostra vita (anche perchè non sarebbero in grado di farlo). Cari amici Lgbt, portate rispetto per le nostre idee diverse dalle vostre e non offendete il nostro Dio.
Prego per le vittime di Orlando, fratelli e sorelle nostre, e per i loro famigliari. Uniamoci tutti contro questi terroristi!
@giorjolly