Lasciate aperte le finestre, o voi che suonate il pianoforte
L’altro pomeriggio ho lavorato un po’ all’aperto in cortile. Appena ho sistemato, sul tavolino all’aperto, il mio tablet ed ho aperto l’agenda, ho cominciato a sentire un suono lontano, ma abbastanza vicino, di musica da pianoforte. Non ho distinto nè il brano né da dove di preciso arrivasse quella inaspettata melodia.
Da 11 anni vivo in questo cortile e mai mi era capitato questo inaspettato conforto musicale. Mi rivolgo a te, pianista sconosciuto mio presunto vicino di casa: lascia aperte le finestre la prossima volta che ti eserciterai ancora al Pianoforte. La tua musica, per una buona mezz’ora, ha sovrastato il rumore delle macchine lungo la Pineta Sacchetti, il chiacchiericcio della gente davanti al bar, il tocco continuo delle mie dita su questa tastiera.
E voi tutti pianisti sparsi per il mondo, lasciate aperte le vostre finestre quando suonate, qualcuno raccoglierà grato il vostro componimento.
Buongiorgio