buongiorgio

Il nostro ultimo saluto a Papa Benedetto XVI

Abbiamo “convinto” i figli a seguirci in questo breve pellegrinaggio per salutare Papa Benedetto XVI non solo aiutati dal fatto che i nostri “due grandi” hanno una foto con “bacio” sulla testa con Papa Ratzinger, ma persuasi dal realizzare che gente da ogni parte del Globo stava accorrendo a Roma e quindi, per noi che ci viviamo, non solo è un “dovere” ma pure un privilegio poter salire in auto e in pochi minuti parcheggiare sotto la Cupola lato aula Nervi.

Un dovere morale come cittadini romani e soprattutto come cattolici.

Abbiamo loro raccontato qualcosa di questo Papa (soffermandoci poco sulla rinuncia ma molto sul prima e in parte sul dopo) a partire da quello sguardo intenso che aveva quando ha incrociato il nostro nelle Udienze del lontano 2005 e 2007. Poi, se vorranno approfondire questa figura, che non conoscono per niente, mi piacerebbe dire ci sono i libri ma accontentiamoci dei video su you tube.

Una ora di coda e, per quei pochi secondo di transito davanti all’altare, e al Papa, io l’emozione l’ho sentita davvero forte e cosippure ho percepito presente il tempo di Grazia particolare in cui stiamo vivendo e ho cercato di attingerne a piene mani.

Grazie Papa Benedetto XVI. Io e mia moglie siamo venuti per te, per la nostra Madre Chiesa, per quelli che ci hanno chiesto una preghiera, per noi e soprattutto per i nostri figli che tra una foto e l’altra, un giorno racconteranno di questa esperienza di preghiera, devozione e ringraziamento.

Grazie Papa Benedetto che ci hai condotti fino all’ultimo giorno dell’anno scorso e ora ci ritieni pronti per andare avanti senza di te.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *