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“Al Presidente Mattarella ho detto che nasciamo ultimi, perdenti, nasciamo già sconfitti, già affranti”, ecco le parole del giovane Adriano

Quante notti bianche passate a sognare ad occhi aperti, sognare di varcare quelle porte e fare uno di quei discorsi da film Hollywoodiani, quelli che danno inizio alla rinascita di un qualcosa, di un posto, di una persona..Oggi questo mio “piccolo” sogno è diventato realtà, ho avuto la possibilità ed il grande onore di rappresentare il mio quartiere davanti alla prima carica dello Stato Italiano. Ho raccontato al presidente quanto è difficile vivere a casa nostra, che ragazzi come noi per emergere devono fare “1000” e non “100” come tutti gli altri.

Al Presidente ho detto che nasciamo ultimi, perdenti, nasciamo già sconfitti, già affranti. Combattere la cattiveria e l’ignoranza delle persone non è mai semplice. Noi non vogliamo essere né primi e né ultimi, vogliamo semplicemente avere le stesse possibilità di chiunque altro. Non chiediamo l’impossibile, ma ciò che è nostro, ciò che ci appartiene. Anche perché con tutte le difficoltà che ha casa nostra, quegli immensi palazzoni Verdi, resteranno sempre casa nostra, ovunque andremo saremo sempre fieri di appartenere a quel quartiere, di difenderlo e di curarlo, perché li abbiamo vissuto i ricordi più belli, più intensi. Ma ora come ora, abbiamo bisogno d’aiuto, abbiamo bisogno di emergere e di salvaguardare il salvabile. Un grazie speciale a Padre Maurizio Patriciello che come sempre mi regala opportunità incredibili. Porterò nel cuore questo giorno e le parole che il Presidente mi ha rivolto…Continuiamo a diffondere speranza, ad alimentarla, curarla, difenderla. Ovunque e per chiunque.

Adriano Police

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