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Questa estate, come aiutare i nostri figli ad uscire dalla trappola dell’ansia e della paura

“La paura è l’emozione più disturbante che possiamo sperimentare. Ci intrappola, ci blocca, ci ruba pezzi di vita, occasioni di relazioni e socialità, rischia di farci rinunciare a sogni e desideri. Ma imparare a riconoscerla, gestirla e attraversarla, fino a liberarci da essa quando ostacola la nostra vita e la rende limitata è una delle esperienze più belle che ci possa capitare. Vincere ansia e paura è come ricevere in dono la chiave che riapre una gabbia nella quale ci eravamo trovati rinchiusi, senza capire perché questo era successo e chi ci aveva spinto lì dentro. Il fatto è che molto spesso siamo proprio noi i carcerieri della nostra mente. Siamo noi che ci blocchiamo in territori da cui poi non riusciamo a venir fuori.

La paura oggi è un problema non solo personale, ma anche sociale e collettivo, politico e culturale. E’ una sorta di cartina tornasole che ci dice che alcune delle scelte che l’uomo moderno ha messo al centro della propria esistenza si sono rivelate molto autolesive e gli sono ripiombate addosso al pari di un boomerang. L’eccesso di competitività, il mito della performance, la costante negativizzazione di aspetti che sono cruciali per la convivenza civile – specie in un mondo globale come il nostro – quali la diversità e la solidarietà ci rendono tutti più fragili e vulnerabili, più facilmente oggetto di un’emozione che, nata per indicarci rischi e pericoli che possono attentare alla nostra sopravvivenza, oggi si accende sempre più spesso perché noi ci viviamo e ci percepiamo confusi e inadeguati, sentendoci persi in un contesto di vita che, al pari di un bosco che nasconde pericoli invisibili, ci fa sentire spesso minacciati e in allarme. E’ su queste consapevolezze che dobbiamo lavorare per ristrutturare la dimensione della fiducia e della cooperazione, unici elementi in grado di farci sperimentare quel senso di protezione e sicurezza che nella nostra mente rappresenta il principale antidoto al manifestarsi della paura”. (tratto da“Accendere il buio, dominare il vulcano” di A.Pellai, B.Tamborini – Mondadori ed, 2021)

Un intero capitolo di “Accendere il buio, dominare il vulcano” è dedicato all’emozione della paura. Un’emozione che blocca la nostra vita ma i cui risvolti sono enormi anche sul piano sociale, politico e culturale. Per i nostri figli, l’antidoto alla paura è la fiducia e la capacità di fare squadra. Mai come in questa estate, queste due dimensioni devono essere la base dell’allenamento alla vita che dobbiamo riservare loro. Centri estivi, grest, oratori, campus sportivi a questo devono puntare, prima di tutto: a rimettere nella mente e nel cuore di chi cresce la capacità di fidarsi e affidarsi all’altro e il senso di bellezza che deriva dal “fare squadra” e sentirsi “tutti per uno, uno per tutti”.

Anche questo messaggio potrebbe rappresentare un messaggio di fine anno da condividere con tutti i propri studenti. E potrebbe rappresentare un buon augurio per sconfiggere la paura tra coloro che sosterranno gli esami di terza media e di maturità.

Alberto Pellai

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