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Il 24 marzo di ogni anno si celebra la Giornata di digiuno e preghiera per i Missionari martiri

Fu promossa nel 1993 per iniziativa del Movimento Giovanile Missionario delle Pontificie Opere Missionarie . Si tratta di un’occasione speciale per fare memoria dei numerosi martiri che rappresentano modelli controcorrente, scomodi ma credibili, perché capaci di perdere la propria vita per il Vangelo e per il bene di ogni persona “Vite intrecciate”: questo il tema scelto da Missio Giovani per la 29.ma giornata.

Quella dei missionari martiri è una pagina amara della vita della Chiesa: secondo gli ultimi dati raccolti dall’Agenzia Fides, infatti, nel 2020, nel mondo, sono stati uccisi 20 missionari: 8 sacerdoti, 1 religioso, 3 religiose, 2 seminaristi, 6 laici. Il drammatico record, quest’anno, si registra in America, dove sono stati uccisi 8 missionari. Negli ultimi 20 anni, dal 2000 al 2020, sono stati uccisi nel mondo 535 operatori pastorali, di cui 5 vescovi.

Una commemorazione che fa memoria di tutti i martiri!

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Il 24 marzo 1980 veniva assassinato Mons.Oscar Romero, Arcivescovo di San Salvador

(El Salvador). Aveva già ricevuto minacce a causa delle sue posizioni in difesa dei diritti del popolo salvadoregno e dei poveri. Nonostante fosse consapevole dei pericoli non cessò di essere uomo di speranza e di fiducia. La sua morte, avvenuta nel culmine della celebrazione eucaristica, suscitò una forte impressione. Quel giorno è rimasto nel cuore di tutti coloro che credono che un mondo di pace e giustizia sia possibile. La data del 24 marzo è diventata la più significativa per estendere a livello universale la memoria di tutti i missionari uccisi.

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