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Verso una Pedagogia del Ben – Essere nei contesti educativi

Oggi più che mai, si avverte la necessità di inserire all’interno dei contesti scolastici la figura del Pedagogista, ci si potrebbe chiedere il perché?

Perché come ben sappiamo ciò che separa le altre professioni di aiuto con quella del consulente pedagogico è l’intenzione di promuovere la crescita, lo sviluppo, la maturità e il miglioramento della vita dell’altra parte.

Obiettivo quindi del pedagogista scolastico è favorire lo sviluppo personale e sociale, marcando la differenza di fondo tra le altre professioni, basandosi non su un approccio terapeutico, ma clinico. Compito allora del Pedagogista scolastico sarà quello di creare, progettare e valutare. 

Sarebbe opportuno in questo periodo delicato e difficile di ripensare soprattutto alla ri – partenza attraverso una rimodulazione profonda dell’attività didattica per favorire l’interdisciplinarietà, creare piani di studio più adeguati alle attitudini degli allievi come già avviene in molti Paesi europei e cercare di ideare programmi in cui  portare la scuola verso la città, nei quartieri, nei territori, nei luoghi culturali, reinserirla come protagonista attiva in un contesto sociale in continua evoluzione; fornire corrette, chiare ed adeguate linee guida su come aprire e rinnovare gli spazi didattici della scuola tenendo anche conto delle nuove esigenze imposte dal virus.

Di fondamentale importanza è il dialogo con le famiglie, i docenti e gli alunni educandoli al senso di responsabilità, sicurezza e incoraggiamento.

La mission del Pedagogista Scolastico è inoltre quella di suggerire tutti gli strumenti necessari al fine di riqualificare seriamente la formazione e il lavoro degli insegnanti per favorire la permanenza nella scuola nel migliore dei modi, con un occhio attento verso le categorie più svantaggiate, come ai disabili.

Infine il Pedagogista Scolastico pone attenzione anche ai bisogni e alle problematiche degli studenti che vivono essi sia a scuola che a casa, quindi rilevante sarà programmare un’educazione alla genitorialità e alla risoluzione dei conflitti, promuovere l’ascolto.

Tutto ciò attraverso uno sportello pedagogico, finalizzato alla costruzione di uno stile parentale responsabile che ne valorizzi  la dimensione affettiva e relazionale

Teodora Chirizzi

Teodora Chirizzi 40 anni pugliese Laurea Magistrale in Consulenza Pedagogica e progettazione dei processi formativi classe LM. 50 Università del Salento Iscritta al  Master in Mediazione Familiare Globale Sistemica 1° e 2° livello presso l'Accademia di Sviluppo Socio Educativo A.S.S.E di Latiano in provincia di Brindisi Lavora come Educatore Socio Pedagogico presso la Congregazione Calasanziana Oasi Mamma Bella, Scuola dell'infanzia, di Campi Salentina in provincia di Lecce.

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