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Coraggio, siamo le sue avanguardie tra le macerie della società: proprio dove tutto cade, il Signore ci “solleva” in una vita nuova

Il mondo crede di salvarsi con le pale eoliche, basta con la Croce, i “segni” nel cielo e sulla terra parlano chiaro: Dio ha fallito, anzi, diciamolo una volta per tutte, non è mai esistito; un Creatore, figurati… Non esiste nessuno che governa l’universo, un Signore che conduce la mia vita. Non esiste un Dio che, per amore, mi lascia libero di fare il male a me e agli altri perché la sua misericordia ha il potere di riscattare la mia vita strappandola al peccato.

No, non esiste Dio accidenti, ma solo una natura che è apparsa per caso (ogni teoria sulle origini dell’universo giunge a questa stessa, inevitabile, conclusione). Tutto è un caso, per questo tutti muoiono di paura, perché il mondo non capisce nulla di quello che sta accadendo,non sa discernere l’amore di Dio nei segni che appaiono nel cielo e negli sconvolgimenti che accadono sulla terra.

L’amore di Dio in un cancro, in un terremoto, nel licenziamento o in qualsiasi cosa ti stia accadendo. Sei pazzo, che stai dicendo, tu bestemmi! Sì? Credi che stia bestemmiando? Allora significa che non hai conosciuto il perdono dei peccati, e vivi ancora nascosto come Adamo, sordo alla voce del Padre che, attraverso i fatti della tua storia, ti sta cercando: “Dove sei?”.

Accettalo oggi, hai peccato, hai avuto vergogna e paura, e ti sei nascosto. Come i pagani, che uccidono i bambini nel grembo materno ma si preoccupano dei girini, che crocifiggono i malati terminali ma invocano salvezza da una pala eolica.

Destati allora, e convertiti finché sei in tempo, mentre cioè in famiglia, sul lavoro, nella stessa Chiesa, accadono “tutte queste cose”; proprio “quando sono scosse le fondamenta” della vita, impariamo nella Chiesa a vivere nella fede del “giusto” del salmo che sa riconoscere la visita del Signore e per questo “fugge come un passero verso il monte”.

“Non tornare nella città” per rimettere insieme i cocci degli errori passati e salvare il salvabile con i compromessi affettivi: taglia quella relazione morbosa! “In quei momenti”, infatti, prorompe la voce del Signore che ci ordina di “risuscitare”, ovvero “alzare” gli occhi nel discernimento celeste, e “sollevare” il capo, cambiando mentalità.

Oggi infatti è già il giorno dell’ira di Dio, il suo zelo pieno di gelosia per la tua anima farà vendetta del tuo uomo vecchio. Convertirsi è accettare che Dio compia in noi quello che ha scritto sulla Croce con il sangue di suo Figlio. Accogliere cioè il suo amore incastonato nella tua storia, con il quale Dio si fa carne sin dentro ai tuoi peccati per risuscitarti e farti libero! Libero d’amare mentre tutti hanno paura e odiano. Sì, odiano l’uomo venerando i gattini, odiano il matrimonio tra maschio e femmina per cancellare dalla faccia della terra il male che l’uomo compie. Folle e demoniaco, ma è ciò che vive il mondo, nel quale siamo inviati a testimoniare che proprio il male annuncia il bene, come la morte la vita! Come i tuoi peccati il perdono rigenerante di Cristo. Mentre, infatti, “gli uomini muoiono di paura” perché il mondo riesce a vedere solo “calamità”, gli occhi dei cristiani sanno riconoscere la passione di Cristo nella passione del mondo; nella distruzione del mondo, anche delle famiglie, riconoscono impresse le piaghe di Gesù, perché le hanno viste gloriose nella loro vita.

Coraggio allora, siamo le sue avanguardie tra le macerie della società, i segni della sua gloriosa potenza: proprio dove tutto cade, il Signore ci “solleva” in una vita nuova.

La missione profetica della Chiesa è sperare laddove tutti disperano, puntando il cielo mentre vi è “sulla terra angoscia di popoli in ansia”. Il sostantivo “synochē”, tradotto con “angoscia”, significa letteralmente “costrizione”, nella versione greca della Bibbia è usato a proposito di un “assedio”. L'”aporia”, tradotto con “ansia”, rimanda a un passaggio impraticabile, una strada senza uscita: “l’aporia è la difficoltà irrisolvibile, perché la realtà che si mostra nell’esperienza entra in conflitto con la realtà mostrata dalla logica” (Dizionario filosofico). Per questo tua cugina è in ansia!

La logica mondana, infatti, non regge l’urto con il peccato che “costringe” la storia in un “assedio” mortale. Nell’aporia che appare nella nostra stessa vita siamo dunque chiamati ad “alzare la testa” per mostrare ad ogni uomo la Verità che supera ogni contraddizione, perché tutte le assume nell’unica logica possibile, quella dell’amore che pone fine al male prendendolo su di sé per bruciarlo nell’ “ira” di un cuore ardente di gelosia.

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