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Amare il proprio marito è il primo bene dei propri figli

Ci sono ancora donne, femmine, che amano i loro maschi. Li scelgono e si donano, per sempre. Sono donne apparentemente come tante:  lavorano, studiano, crescono figli, preparano da mangiare, alcune addirittura cucinano. E poi asciugano lacrime, dispensano consigli non richiesti e vorrebbero salvare il mondo, magari indossando un tacco 12. Molte lavorano fuori casa, anche se a volte preferirebbero poter stare con i propri bambini, tutte si preoccupano di chi gli sta vicino. In comune hanno un segreto che si tramanda da generazioni, vivono l’Amore vero.  Qualcuno le definisce mogli cattoliche tradizionali, ma rischia un errore che il modello 2020 della categoria rispedisce al mittente.

Trenta di loro si raccontano in un libro intitolato Mogli Cattoliche Tradizionali Modello 2020, edito dal Timone e disponibile anche su Amazon. Nel volume, si raccontano Costanza Miriano, Beatrice Bocci, Raffaella Frullone, Benedetta Frigerio, Annalisa Teggi, Paola Belletti, Caterina Giojellie tante altre che «nella buona e nella cattiva sorte» restano fedeli all’Amore.

Sono «spose che non misurano l’amore in base ai mazzi di fiori o alle dichiarazioni d’amore – scrive la giornalista Raffaella Frullone nell’introduzione –, che non tengono il conto di chi fa cosa in casa e quante volte, che sanno che maschi e femmine sono diversi e ogni tentativo di negare questa evidenza si trasforma in un disastro domestico, familiare, di coppia. Donne che vivono un fidanzamento casto anche se quando lo dicono scatta la risatina, spose che fanno tre, quattro, cinque figli e si sentono ripetere: “Ma non avete la tv?”, donne per cui usare gli anticoncezionali non è la normalità, per cui il divorzio non è mai la soluzione e per cui l’aborto non è mai una opzione. Mamme per cui la cosa più importante non sono le buone maniere, ma la fede, che sanno che amare il proprio marito è il primo bene dei propri figli, che lottano, che perdonano, che credono».

 «La donna si compie quando si dona totalmente» – scrive sempre nel volume Costanza Miriano, giornalista, scrittrice, moglie e quattro volte mamma – : «quelle che non accettano che ci si realizza dandosi, sono infelici. Ne ho conosciute molte che credevano di essere state furbe e intelligenti; grazie al mio lavoro ho incontrato donne di potere e di successo (perché noi donne siamo brave, e molto, se lo vogliamo) e potrei scriverlo anche col sangue: nessuna di loro che non avesse deciso di darsi a qualcuno prima di tutto il resto, era felice. Freghiamocene di dimostrare che possiamo dirigere banche mondiali e parlamenti, ci vuole molta più intelligenza a costruire le persone».

Nel libro le testimonianze di mogli molto diverse fra loro, per età, estrazione culturale, storie di vita, ma con  un Comune Denominatore che proietta queste mogli tradizionali  non in un passato di cui essere nostalgici ma nel futuro del futuro, l’eternità.

Mogli Cattoliche Tradizionali Modello 2020

pp.108  Euro 9,00  Editrice Il Timone

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