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Candelora, la festa di Gesù come nostra luce

In questa Domenica celebriamo la festa della Candelora. Nome tradizionale e popolare che fa balzare il simbolo della luce che fa da sfondo a tutta l’icona biblica di questa Domenica.

Parola di Vita – Introduzione al Vangelo della Domenica

IV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO
Festa della Presentazione del Signore al Tempio

  • Lc 2, 22 – 40

In questa Domenica celebriamo la festa della Candelora. Nome tradizionale e popolare che fa balzare il simbolo della luce che fa da sfondo a tutta l’icona biblica di questa Domenica.

Cristo è Luce. La verità dei popoli, il compimento delle promesse messianiche, il senso della storia, la salvezza dell’umanità, la pace nel cuore inquieto dell’uomo, la gioia delle comunità, la Vita piena.

Questa luce tanto desiderata – la felicità vera, in sostanza – è accolta da due ebrei che ogni giorno si recano al Tempio di Gerusalemme, Simeone e Anna. Un uomo e una donna molto anziani. Nel giorno in cui un’altra coppia, più giovane, porta il loro figlio al Tempio con una coppia di tortore con sé per assolvere il precetto di Mosè, costoro esultano di gioia.

Maria porta il piccolino Gesù al Signore e Anna festeggia di entusiasmo indicibile (dopo anni interi di vedovanza fisica e spirituale) perché è giunto il Messia atteso a redimere Gerusalemme.
Giuseppe da buon papà porta con sé la famiglia a vivere un rito della fede ricevuta dai padri e dalla tradizione ebraica, e Simeone accoglie tra le braccia il bambino divino con occhi pieni di commozione, pregando il cantico del senso della vita: adesso Signore sono pronto a lasciar questo mondo, perché come mi hai promesso, mi hai donato di contemplare coi miei occhi il Salvatore, la luce delle genti e la gloria di Israele.

Al Tempio tutto questo è il preludio di ciò che avverrà circa trent’anni dopo. Gesù sarà nuovamente presentato al Signore, non piccolo e bello nel Tempio ma schernito e maltrattato fuori della città come i malfattori,
non sarà offerto con due giovani colombi ma ucciso tra due ladroni,
non sarà tra le braccia di Simeone che predice la desolazione di Maria ma starà inchiodato sulle braccia della Croce con la Madre ai piedi trafitta dalla profetizzata spada.

Gesù, Luce dell’uomo. Dono del Padre. Salvatore nostro. Abbiamo bisogno di Te. Ci sei necessario. Senza di te brancoliamo. Sei chiarore nelle nostre spelonche. Sei sorriso benigno e sereno sulle nostre occhiaie. Sei carezza sulle guance rigate da una lacrime. Sei coraggio che dà forza alle gambe e alle braccia. Sei Vittoria nelle nostre sconfitte. Sei amore disarmante che perdona. Sei un bacio. Che dà luce e calore.

Buona Domenica!
Don Domenico Savio

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