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“Wonder”, ovvero come trovare il proprio posto nel mondo

Per restare in sintonia con i miei figli che crescono ho letto “Wonder” di R.J. Palacio – edizioni Giunti – il bestseller internazionale che è anche diventato un film di successo (ho letto solo il libro, non ho visto il film).

Auggie, nato con una tremenda deformazione facciale, la sindrome di Treacher-Collins, si trova ad affrontare con coraggio il mondo della scuola, dopo anni di protezione da parte della sua famiglia. Come sarà accettato dai compagni? Dagli insegnanti? Chi sarà suo amico?

Un protagonista sfortunato ma tenace, una famiglia meravigliosa, degli amici veri aiuteranno Augustus durante l’anno scolastico che finirà in modo trionfante, grazie alla gentilezza con la quale si confronta con le persone intorno a sé.

Il libro è diviso in otto parti, ciascuna raccontata da un personaggio e introdotta da una canzone (o da una citazione) che gli fa da sfondo e da colonna sonora, creando una polifonia di suoni, sentimenti ed emozioni.

Viene chiamato “libro per ragazzi” ma io l’ho trovato molto utile, e quindi lo consiglio, anche per noi genitori che abbiamo ragazzi in quella fase della vita, cioè nella scuola media inferiore verso la scuola media superiore.

Lo consiglio a tutti quelli che vogliono affrontare, coi propri figli, il tema della disabilità e insieme diversità.

Mi porto via e vi trascrivo due passaggi.

“Ci saranno sempre degli idioti nel mondo, Auggie. Ma io credo davvero, e anche papà lo crede davvero, che ci siano molte più brave persone a questo mondo che non cattive, e le brave persone si proteggono l’un l’altra e si prendono cura le une delle altre”.

Questo passaggio mi ha fatto venire in mente le tante persone che incontriamo sulla nostra strada, i tanti luoghi belli, le aziende, le realtà che anche qui su Ilcentuplo vogliamo raccontare.

E infine tra i Precetti del Signor Browne riporto quello di settembre:

“Quando ti viene data la possibilità di scegliere se avere ragione o essere gentile, scegli di essere gentile”.

Buona lettura

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