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La mia preghiera per la Puglia

Ѐ notizia di questa mattina lo scontro frontale di due convogli in Puglia, tra Andria e Corato, sulla linea della Bari Nord, che collega Barletta a Bari, passando per i paesi dell’entroterra del nord barese. Il treni trasportavano perlopiù lavoratori e studenti, che dai paesi dell’entroterra si recavano a Bari. Le cause dello scontro sono ancora da chiarire. C’è chi parla di un errore umano, dovuto forse ad uno stop non rispettato da una delle due vetture, su una linea ferroviaria che, esattamente nel punto dello scontro, offriva il servizio su un solo binario.

Puntualmente si sono aperte le polemiche riguardo al fatto che, in pieno 2016, ci siano ancora zone d’Italia costrette ad un trattamento arretrato, e senza i giusti adeguamenti. In effetti, in un periodo in cui i vari governi si sono spesi per l’incremento delle frecce, dell’alta velocità, di improbabili tunnel che dovrebbero collegare l’Italia con la Francia, è piuttosto avvilente assistere invece a zone del paese decisamente dimenticate, perché giudicate “poco utili” allo sviluppo del Paese, mettendo alle volte a serio rischio la dignità, e in questo caso la vita di centinaia di persone che devono spostarsi per ragioni di studio e di lavoro. Ma non è la polemica politica che vorrei aprire in questo contesto, anche se bisognerebbe ricordare alle nostre istituzioni che l’uso del denaro per le opere pubbliche dovrebbe riguardare la vera utilità del pubblico, dovrebbe garantire le pari opportunità del servizio pubblico, e non limitarsi a delegare e subappaltare a società private la gestione. E questo significa la giusta opportunità garantita anche alle regioni meridionali, spesso utilizzate come specchietto per allodole, croce e delizia, tra promesse e accuse di ogni tipo. Bisognerebbe ricordare alle nostre istituzioni che investire nelle infrastrutture e nei trasporti equivale a garantire dignità e sicurezza, e che questo va ben oltre le losche logiche del mercato.

In questo contesto il mio pensiero va ai miei conterranei rimasti vittime del disastro. Il mio pensiero va alle loro famiglie che in queste ore stanno vivendo l’angoscia e il dolore della perdita, e a coloro che si stanno aggrappando alla speranza che chi è rimasto coinvolto nel disastro possa uscirne sano e salvo. Il mio pensiero va ai miei conterranei che hanno affollato gli ospedali di Andria e Barletta (la mia città d’origine) per donare il sangue, mostrando una solidarietà che al pugliese non è mai stata estranea. A tutti loro offro una preghiera al Dio Vivente, affinché possa essere vicino a quelle persone, e infondergli speranza e conforto. Non ci sono parole che possano esprimere il dolore umano, e pertanto il Signore del tempo e della storia, che tutto conosce e tutto comprende, possa allargare il cuore, e ricordarci che la vita è preziosa, soprattutto in quest’epoca in cui sembra che questa abbia sempre meno senso e meno valore. Sia Lui a donare pace e speranza!

 

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