L’Italia è una Repubblica fondata sulla vittoria elettorale di tutti…

L’Italia e’ una Repubblica fondata sulla vittoria elettorale di tutti. Questa è una riforma costituzionale che andrebbe fatta non le altre proposte. Si sono già da qualche giorno chiusi i seggi delle sezioni elettorali ed una analisi non dei voti ma delle dichiarazioni dei vari e variopinti segretari, vicesegretari, addetti alla comunicazione e varie figure si sono succedute sugli schermi televisivi e sulla carta stampata è possibile. Hanno vinto tutti! I toni del trionfo sono diversificati da: abbiamo avuto un successo aldilà delle nostre aspettative a gli elettori hanno premiato il nostro operato. Quelle dei più timidi, ovvero quelli la cui batosta è stata più sonora sono un po’ più articolate, vanno da “il risultato non certo brillante apre prospettive per il futuro di notevole interesse” a “il voto non ha premiato gli sforzi profusi ma la strada intrapresa porterà frutti copiosi”. Intanto solo un sindaco di quelli che meritano la cronaca nazionale è stato eletto al primo turno. Nelle altre città nessuno può cantare vittoria non fosse altro che al ballottaggio tutto può cambiare. La verità è che il partito onestà, onestà trullallalero trullalla’ ha avuto due acuti non risolutivi e tante note basse. Gli altri partiti si sono presentati con tante liste dai nomi fantasiosi del tipo “felicità per Vattelapesca” o “futuro Vattelapesca” o meglio ancora “Vattelapesca cresce” che fare analisi del voto appare arduo o frutto di arzigogolazioni del tipo sopra cennato. Ora si apriranno i tavoli di alleanze, accordi, apparentamenti, filiazioni, adozioni bla, bla bla bla e non li chiameranno inciuci. Perché gli inciuci sono solo gli accordi fatti trasparenti nelle sedi istituzionali, camere e consigli comunali o regionali ecc. ecc.. Ma non era meglio tacere e poi rinviare tutto al tempo dei risultati definitivi? Ah l’eccesso di comunicazione! Meglio avere un tempo per parlare è un tempo per tacere.