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Spoleto, una cittadina che sicuramente dà il Centuplo

2108(1)Spoleto è una splendida e nota cittadina umbra, in provincia di Perugia, di quasi 40.000 abitanti, dato curiosamente stabile sin dall’immediato ultimo dopoguerra. Dicevo dell’ampia notorietà di Spoleto, dovuta all’internazionale “Festival dei Due Mondi” e, restando invece in casa nostra ed a tempi ben più recenti, alle ultime due serie della fiction tv di ampio successo “Don Matteo” (serie 9 e 10), con Spoleto che ha sostituito quella Gubbio che aveva ospitato per otto serie la fiction che vede protagonista Terence Hill.

Spoleto si trova all’estremità meridionale della Valle Umbra, una vasta pianura preistorica intorno ad un vasto lago che di è definitivamente prosciugato nel Medioevo.

Dapprima colonia romana (ma Spoleto esisteva già prima), poi Ducato autonomo, passò attraverso i Longobardi ed i Franchi, prima di far parte dello Stato Pontificio e poi entrare a far parte del Regno d’Italia.

Innumerevoli i monumenti ed i luoghi d’interesse artistico, architettonico, culturale, per i tanti turisti italiani e stranieri: si va dal Duomo (noto anche come Cattedrale di Santa Maria Assunta) alla Chiesa di San Salvatore, dalla Chiesa di Sant’Eufemia al monastero di Sant’Agata, dalla chiesa di San Gregorio Maggiore a quella dedicata a San Domenico, dalla Rocca Albornoziana al Ponte delle Torri, da Palazzo Spada a Palazzo Mauri, dalla piazza del Mercato a quella dedicata a Bernardino Campello (dove si affaccia il Palazzo omonimo), e poi le Mura di Spoleto e tante altre cose da visitare.

Una cittadina talmente bella da essere scelta come location cinematografica già molto prima delle recenti serie della citata fiction tv di “Don Matteo”. Da buon cinefilo, mi piace ricordare, tra le tante pellicole citabili (e che non posso certo ricordare tutte): “Mariti in pericolo” (1960), di Mauro Morassi, con Mario Carotenuto, Sylva Koscina, Memmo Carotenuto, Franca Valeri e Pupella Maggio; “Vita privata” (1961), di Louis Malle, con Brigitte Bardot eMarcello Mastroianni; “Caccia alla volpe” (1966), di Vittorio De Sica, Peter Sellers e Paolo Stoppa; “La califfa” (1971), di Alberto Bevilacqua, con Ugo Tognazzi e Romy Schneider; “I Borgia” (fiction tv del 1982), di Brian Farnham, con Adolfo Celi ed Oliver Cotton; “Francesco” (mini-serie tv del 2014), di Liliana Cavani, con Mateusz Kosciukiewicz e Rutger Hauer.

Unisco foto (scattate dall’amica Sandra C.) dell’ultima, recentissima, breve gita. Immagini di una giornata nuvolosa di questo instabile aprile appena lasciato alle spalle, ma che nulla tolgono alla bellezza di Spoleto. Almeno, queste immagini hanno il pregio di rappresentare un omaggio ed un contributo di originalità a corredo di queste righe scritte per “Il Centuplo”.

(Franco Roma)

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Un pensiero su “Spoleto, una cittadina che sicuramente dà il Centuplo

  • Francesca Santacroce

    Complimenti per testo e scatti! Buon lavoro

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